Cantiere medicina. Fillea: lavoratori senza contratto di categoria

Vale 7 milioni e 835mila euro il progetto di acquisizione e riqualificazione dell’edificio ex Banca d’Italia di Taranto. Quel luogo destinato ad ospitare la facoltà di medicina nasce però sotto la lettera scarlatta del lavoro non riconosciuto.

Così Francesco Bardinella, segretario della FILLEA CGIL di Taranto, che nei giorni scorsi per segnalare questa anomalia ha anche scritto all’ente appaltatore, ovvero l’ASL di Taranto e all’azienda Rekeep che si è aggiudicata i lavori.

Il cantiere nell’antico edificio è partito ormai da alcuni giorni e a settembre i primi studenti di medicina potrebbero varcarne la soglia, ma nel frattempo lì dentro l’atmosfera non è certo quella del riconoscimento dei diritti – spiega Bardinella – perché malgrado si tratti senza alcun dubbio di un cantiere edile, i lavoratori che in questi giorni sono impegnati nella riqualificazione di quel sito, non hanno il contratto di categoria, ma temiamo possano lavorare sotto l’ombrello retributivo e contributivo di altri contratti.

Un episodio di dumping contrattuale che la FILLEA denuncia con forza, sottolineando anche l’alto valore simbolico di quel cantiere e della sua committenza.

In quell’immobile saranno spese risorse economiche rivenienti dalla rimodulazione di alcuni interventi già previsti a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 – dice ancora il segretario della FILLEA – soldi pubblici e committenza pubblica che devono necessariamente basarsi sul rispetto delle regole e dei contratti.

Una fuga dal contratto delle costruzioni che FILLEA CGIL Taranto denuncia anche come un grave attacco alla competitività delle imprese.

Le imprese che rispettano le regole sono fuori e gli appalti vanno ad aziende che se ne infischiano dei lavoratori – continua Francesco Bardinella – tutto mentre sul territorio da anni conduciamo anche a livello prefettizio una battaglia sui controlli e il grado di legalità, sicurezza e affidabilità della filiera delle costruzioni e mentre a livello nazionale, proprio ieri, i sindacati di categoria degli edili di CGIL, CISL e UIL, hanno siglato con il ministro della sanità Roberto Speranza un importante accordo sul rispetto del lavoro e del contratto nazionale, la sicurezza e la lotta al dumping contrattuale per il settore degli appalti relativi al piano straordinario delle infrastrutture sanitarie.

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